azero 48

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4 Social Housing a misura d’uomo

MARCO SETTE ARCHITECTURE

14 Riqualificazione edilizia e urbana

Paolo Capristo

22 Benessere e salubrità certificati

Daniele Stoppini

32 Tra efficienza, comfort e territorio

Vincenzo Spreafico

azero rivista trimestrale – anno XV n. 48, ottobre 2025

Registrazione Tribunale Gorizia n. 03/2011 del 29.7.2011

Numero di iscrizione al ROC: 8147

ISSN 2239-9445

Direttore responsabile

Ferdinando Gottard

Redazione

Lara Bassi, Gaia Bollini

Editore

EdicomEdizioni – Monfalcone (GO)

44 Un rifugio discreto

Daniele De Santis, Roberto Ornati

56 La Forza e la Natura Luigi Battistini

68 Energia multidisciplinare Loris Serrantoni

78 Passivamente concreta Denise Tegon

86 Un tesoro nascosto Paolo Lombardo, Carmelo Sapienza

Redazione e amministrazione via 1° Maggio 117 – 34074 Monfalcone (GO) tel. 0481.484488 – fax 0481.485721 redazione@edicomedizioni.com www.azeroweb.com

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Grafiche Manzanesi – Manzano (UD)

Stampato su carta con alto contenuto di fibre riciclate selezionate

Prezzo di copertina 15,00 euro

Abbonamento

Italia (4 numeri): 50,00 euro

Estero (4 numeri): 100,00 euro

Gli abbonamenti possono iniziare, salvo diversa indicazione, dal primo numero raggiungibile in qualsiasi periodo dell’anno

È vietata la riproduzione, anche parziale, di articoli, disegni e foto se non espressamente autorizzata dall’editore

Copertina Un rifugio discreto, foto: ©Filippo Poli

MARCO SETTE ARCHITECTURE

Social Housing a misura d’uomo

“Oggi il concetto di abitazione è in grande cambiamento. La casa non è più unicamente il luogo per mangiare e dormire, bensì un luogo sano con degli spazi esterni che diventa un’appendice del suo abitante, che riflette il suo mondo con una crescente e conseguente consapevolezza ambientale. I cittadini fanno sempre più sentire la loro voce reclamando città e abitazioni a misura d’uomo.” (Arch. Marco Sette)

Nel cuore del quartiere Don Bosco a Bolzano, un complesso residenziale di edilizia sociale, costituito da tre edifici risalenti al 1960, è stato completamente rivisto e riqualificato. Realizzato dal Comune di Bolzano, il progetto è il frutto di un concorso di progettazione a inviti del 2016 nell’ambito del Progetto Sinfonia, un progetto dell’Unione Europea dedicato ai risanamenti dell’esistente che mirava a fissare standard qualitativi per i futuri interventi in tutto il territorio. Trattandosi di un intervento pionieristico, c’è stata una collaborazione continua tra le istituzioni, in particolare con l’Eurac Research e l’Agenzia CasaClima, al fine di trovare soluzioni condivise e innovative. Prima dell’intervento i tre fabbricati presentavano una scarsa qualità architettonica e un’assenza di identità individuale, che rendeva l’area poco attraente e anonima. L’obiettivo del progetto è stato dunque quello di riqualificare gli edifici dando loro una nuova immagine, utilizzando colori, forme, materiali e tecnologie nel rispetto delle caratteristiche storiche del quartiere in cui sono inseriti.

Una delle tre palazzine del complesso residenziale dopo la riqualificazione vista dall’area pertinenziale retrostante.

La riqualificazione del complesso nasce pertanto come un unicum , ma con un elemento peculiare determinante, la sopraelevazione; quest’ultima si distingue dal resto dell’edificato presentandosi quasi come “un basamento al contrario”, ovvero non posto alla base del fabbricato ma a coronamento dello stesso.

L’intervento ha integrato soluzioni tecnologiche avanzate al servizio di ogni alloggio. Le pareti in legno prefabbricate della sopraelevazione hanno minimizzato i tempi di realizzazione e consentito agli abitanti di rimanere nelle loro abitazioni durante tutta la durata del cantiere. Gli infissi monoblocco hanno alte prestazioni termo-acustiche e sistemi oscuranti motorizzati, così da migliorare l’isolamento acustico e di conseguenza il comfort; integrano inoltre le bocchette

Committente

Comune di Bolzano

Progetto architettonico ed esecutivo, D.L.

Arch. Marco Sette, Arch. Alexandr Platon, Arch. Agnese

Alfonsi – MARCO SETTE ARCHITECTURE, Bolzano

Fine lavori 2024

Certificazione

• CasaClima A

per il ricambio dell’aria delle macchine di ventilazione meccanica controllata decentralizzata che, installate in ogni appartamento, assicurano un ricambio d’aria continuo, migliorandone la qualità dell’abitare.

In facciata sono stati installati gli impianti elettrici per le macchine della VMC e gli impianti di distribuzione del nuovo impianto di teleriscaldamento, con regolazione autonoma per ciascun appartamento, eliminando in tal modo le tubazioni del gas e aumentando l’efficienza energetica e la sicurezza.

La riqualificazione, attraverso un attento bilanciamento tra la parte tecnica (intervento sugli edifici esistenti) e le esigenze degli inquilini, è riuscita a creare un nuovo ambiente da vivere che coniuga funzionalità, estetica, sostenibilità e servizi.

Gli edifici hanno ottenuto la certificazione CasaClima A.

Superficie

4.270 m2

Trasmittanza media pareti esterne 0,14 W/m2K

Trasmittanza media solaio contro terra 0,33 W/m2K

Trasmittanza media copertura 0,14 W/m2K

Trasmittanza media superfici trasparenti Uf 0,6-0,90 W/m2K

Fabbisogno energia per riscaldamento 20,995 kWh/m2 anno

Photo © Paolo Riolzi

Principali punti di intervento:

1 Demolizione delle coperture

2 Consolidamento strutturale dell’edificio esistente e posa delle putrelle e staffe per i nuovi balconi

3 Posa della struttura di rafforzo in acciaio e c.a. poggiante sui muri portanti dell’edificio esistente per alloggiamento nuovo solaio

4 Posa nuovo solaio in CLT

5 Montaggio pareti prefabbricate a telaio in legno coibentate con lana di roccia

6 Posa nuova copertura rovescia ventilata in legno

7 Posa monoblocchi finestre prefabbricati in legno e isolante con alloggiamento VMC

8 Nuovo cappotto termico in EPS con grafite

9 Installazione balconi prefabbricati in CLT

Le sopraelevazioni

Il recupero del complesso residenziale ha previsto la demolizione delle coperture per poter sopraelevare di un piano le tre palazzine. I sedici nuovi alloggi, ricavati in questi nuovi piani, sono suddivisi tra zona giorno e zona notte, offrendo una disposizione funzionale degli spazi con l’area giorno esposta a sud per massimizzare la luce naturale e migliorare il comfort abitativo e con lo sporto di copertura che funge da schermatura alla radiazione solare diretta in estate. Ciascun nuovo appartamento della sopraelevazione è dotato di grandi vetrate a triplo vetro che garantiscono un’ottima illuminazione naturale e una vista panoramica sull’ambiente circostante, un’efficace coibentazione termica e un ottimo apporto solare passivo nei mesi invernali. La parte sopraelevata è isolata con fibra di legno e chiusa da un tetto verde estensivo che offre un’ottima

protezione dal surriscaldamento estivo, con un valore di sfasamento teorico di 27 ore. Gli ascensori sono stati prolungati fino al pianerottolo dell’ultimo piano, coibentati e intonacati.

tipo

Pianta tipo sopraelevazione

Prospetto
Photo © Paolo Riolzi

Dettaglio costruttivo del solaio in sopraelevazione

1 trave in acciaio HEB 180

2 travetto in legno (60x80 mm)

3 lastra in gesso fibrorinforzato

4 intonaco

5 solaio in CLT

6 cordolo

7 muro portante perimetrale

8 parete prefabbricata

9 intercapedine d’aria

10 membrana a protezione della parete prefabbricata

11 nuova trave strutturale

12 barriera al vapore

13 solaio esistente in latero-cemento (200+40 mm)

Posa della struttura di rinforzo in acciaio e c.a. sui muri portanti esistenti; realizzazione del nuovo solaio in CLT; applicazione della barriera al vapore e montaggio degli elementi prefabbricati in legno; interni ed esterni, della sopraelevazione.

Dettaglio costruttivo della copertura

1 membrana impermeabilizzante in PVC

2 rivestimento frontale della gronda in lamiera verniciata

3 struttura di supporto della gronda in legno multistrato

4 rivestimento interno cavedio tenda in cartongesso idrofobizzato

Copertura (A) dall’esterno

5 tenda a rullo

6 intonaco di finitura

7 struttura di supporto della gronda e dei travetti pendenziati

8 tamponamento termico in lana di roccia

9 lastra in fibrocemento (12,5 mm)

10 nastro di tenuta all’aria

11 isolamento in XPS

12 struttura di supporto serramento in legno

- vegetazione con microzolla

- substrato estensivo (80 mm)

- strato filtrante in ghiaia di fiume

- drenaggio e accumulo

- strato protettivo e di accumulo

- strato impermeabilizzante e anti radice

- membrana impermeabilizzante

- piano di chiusura in pannelli OSB e ventilazione

- membrana traspirante al vapore

- pannelli in fibra di legno ad alta densità

- struttura portante in legno (80x280 mm) con riempimento in fibra di legno

- barriera al vapore

- strato di chiusura in pannelli OSB

- nastro di tenuta all’aria

- controsoffitto pendinato in lastra di cartongesso (12,5 mm) 0 5 10 cm

e una vista dopo la riqualificazione.

La realizzazione della struttura di copertura, isolata con fibra di legno e completata con tetto verde; lo stato originario degli edifici (in basso a sinistra); la sopraelevazione in fase di completamento

Dettaglio del balcone prefabbricato

Solaio balcone (B) dall’estradosso

- piastrelle + collante

- materassino per incollaggio piastrelle

- lastra in fibrocemento (10 mm)

- EPS idrofobizzato pendenziato al 2%

- barriera al vapore

- piano portante balcone in CLT

- lastra portaintonaco traspirante

- intonaco di finitura

Parete esistente (C) dall’esterno

- intonaco di finitura

- capotto in EPS

- muratura esistente

1 scossalina in alluminio verniciata

2 giunto di separazione

3 nastro sigillante

4

7 parapetto portante balcone in CLT

8 intonaco

9 lastra in gessofibra (12,5 mm)

10 lastra porta intonaco (12 mm)

11 intonaco di finitura

12 EPS idrofobizzato

13 bocchettone

14 guida per i frangisole integrata

15 vetro triplo isolato

16 membrana impermeabilizzante in

Installazione dei supporti per i balconi, i balconi prefabbricati in CLT e l’aggancio degli stessi sulle facciate.

Gli esterni

Gli intonaci, in origine dello stesso colore su tutti e tre gli edifici, sono stati realizzati con colori differenti – beige, nocciola, rosa confetto – e donano a ogni palazzina un carattere distintivo, conferendo una nuova identità e riconoscibilità. Il risultato è la nascita di un legame visivo e spaziale che permette agli edifici di “guardarsi” e di dialogare tra loro, trasformando gli spazi abitativi in ambienti più piacevoli e armoniosi. Gli ingressi dei tre palazzi sono caratterizzati da un intonaco rigato color marrone che crea sia una continuità con l’intonaco della sopraelevazione, sia un contrasto rispetto al resto delle facciate. I numeri

civici in acciaio enfatizzano ulteriormente gli ingressi. Le cornici delle finestre hanno dimensioni differenti e danno vita a un gioco che impreziosisce e rende unici i prospetti.

L’area parcheggio è stata riqualificata completamente, pavimentando tutta la superficie con un eco-asfalto albino che, oltre a sposarsi con i colori dei fabbricati, evita il surriscaldamento nei mesi estivi. La riqualificazione, inoltre, è stata l’occasione per inserire del nuovo verde e un punto di aggregazione centrale che promuove l’interazione tra i residenti, migliorando la qualità della vita in comune.

I piani in sopraelevazione delle tre palazzine sembrano quasi dei basamenti rovesciati, sospesi in alto.
Photo © Paolo Riolzi

Architetto Marco Sette

MARCO SETTE ARCHITECTURE è stato fondato dall’architetto Marco Sette nel 2008 dopo le esperienze lavorative tra Milano, Bolzano e gli Stati Uniti. Lo studio si distingue per il suo approccio all’architettura, che unisce diversi background culturali in una piattaforma unica di progettazione architettonica innovativa. Il suo portfolio comprende una varietà di progetti che includono progetti residenziali e headquarters, architettura sostenibile e industrial design, interior design e abitazioni in legno. Lo studio ha un’ampia esperienza nella gestione di team multidisciplinari e realizza progetti in Italia e all’estero. Si distingue come pioniere nel recupero dell’esistente grazie al suo approccio, che integra soluzioni architettoniche innovative creando un dialogo continuo tra passato e presente, abbracciando la filosofia del “costruire sul costruito”.

Casa 126, Trento, 2023. Nuova abitazione a basso consumo energetico.

Sede ALPERIA HEADQUARTERS in via Dodiciville (BZ), fine lavori 2023. Riqualificazione della facciata e ristrutturazione della Sala Consiglio e degli uffici di rappresentanza dell’ala ovest della sede.

L’uso di differenti colori per gli intonaci ha permesso di caratterizzare ogni edificio.

Paolo Capristo Riqualificazione edilizia e urbana

Intervenendo mediante rinforzi strutturali, isolamento dell’involucro opaco e sostituzione dei serramenti tre palazzine in stato di abbandono sono state oggetto di una profonda riqualificazione che ha migliorato anche la qualità e vivibilità dell’area. La ristrutturazione ha riguardato anche i sistemi impiantistici, rinnovati e adeguati alle richieste energetiche del complesso residenziale e integrati da un impianto fotovoltaico

Tre edifici a uso residenziale e commerciale sono stati oggetto di una ristrutturazione edilizia che ha comportato un loro deciso miglioramento energetico, l’adeguamento sismico e il recupero del sottotetto a fini abitativi, oltre alle sistemazioni interne ed esterne, realizzando un complesso che dona anche un nuovo aspetto e vivibilità a questa parte di città.

I tre fabbricati, due di tre piani e uno di quattro piani fuori terra, presentavano differenti tipologie murarie – in mattoni pieni, in mattoni forati e un misto di mattoni pieni e sassi –, solai in legno o in latero-cemento e copertura in latero-cemento con manto in tegole; i serramenti esistenti erano in legno con doppi vetri e i balconi in getto con parapetti in ferro.

La riqualificazione ha permesso di realizzare un complesso di 18 unità abitative e 7 unità commerciali. Gli interventi hanno previsto la realizzazione di un vespaio aerato, vista la mancanza delle cantine al piano interrato, di nuovi balconi e dell’adeguamento degli esistenti e la posa di un cappotto in EPS con finitura colorata a effetto rigato. La struttura delle coperture a doppia falda è in le-

gno con strato di coibentazione e finitura in lattoneria. I serramenti sono stati sostituiti con nuovi elementi in PVC dotati di triplo vetro e persiane.

Sono stati interamente rifatti l’impianto elettrico, idraulico e di riscaldamento. I nuovi sistemi di climatizzazione – riscaldamento, raffrescamento –, ma anche la produzione dell’acqua calda sanitaria, sono stati realizzati a livello condominiale con impianto in pompa di calore aria-aria. In copertura l’impianto fotovoltaico a servizio di tutto il complesso copre le richieste energetiche delle parti comuni. Un ascensore collega tutti i piani, garantendo l’abbattimento delle barriere architettoniche.

All’esterno la pavimentazione è stata smantellata e sostituita con una in materiale drenante, creando anche i parcheggi pertinenziali. Dove cespugli e rovi erano nati in seguito all’abbandono dell’immobile, ora cresce la vegetazione esterna; è stata mantenenuta la siepe perimetrale e adeguato il resto alla nuova pavimentazione. Il complesso residenziale ha raggiunto la Classe energetica A3 (35,99 kWh/m2 anno) partendo da una classe F (171,72 kWh/m2 anno).

Il complesso abitativo prima e dopo gli interventi di riqualificazione dei tre edifici preesistenti.

Prospetto interno al cortile

Prospetto su Via San Bernardino

Progetto architettonico e D.L. geom. Paolo Capristo – Studio Progettando, Bergamo Strutture ing. Luigi Nicoli, Nembro (BG)

Consulente acustico dott. Andrea Breviario, Seriate (BG)

Impianto termotecnico p.i. Roberto Chiodini, Carobbio degli Angeli (BG)

Appaltatore Cubo 2010 Srl; Brembate (BG)

Superficie utile riscaldata 1267,88 m2

Trasmittanza media pareti esterne 0,13 W/m2K

Trasmittanza media solaio contro terra 0,12 W/m2K

Trasmittanza media copertura 0,16 W/m2K

Trasmittanza media superfici trasparenti 0,93 W/m2K

Sezione longitudinale

Pianta piano terra
Pianta piano primo e secondo
Piano terzo
Pianta sottotetto

Solaio esterno (A) dall’estradosso

- piastrelle in grès (15 mm)

- caldana in sabbia, cemento, impermeabilizzate doppio e rete con pendenza (65 mm)

- isolamento EPS (60 mm)

- rinforzo in c.a. (60 mm)

- trave in acciaio per balcone (140 mm) e isolamento in EPS

- pannello in cemento rinforzato (15 mm)

Solaio interno (B) dall’estradosso

- piastrelle (15 mm)

- caldana in sabbia e cemento (60 mm)

- pannello fonoassorbente (10 mm)

- isolamento EPS (60 mm)

- rinforzo in c.a.

- assito (25 mm)

- trave in c.a. per balcone (140 mm)

Parete esterna (C) dall’esterno

- finitura in intonaco

- EPS come contorno porte e finestre (40 mm)

- isolamento a cappotto in EPS (200-140 mm)

- muro esistente (spessore variabile)

- finitura interna / serramento triplo vetro

Nodo solaio-parete esterna, palazzina A
Vista del cantiere dalla strada e consolidamenti strutturali dei solai e delle pareti.
La struttura muraria prima e dopo gli interventi di consolidamento; rifacimento dei solai; nuovi passaggi impiantistici; struttura lignea della copertura; posa del cappotto nella parte sommitale dell’involucro; installazione delle nuove porte; realizzazioni delle cornici delle finestre in EPS; ultimazione delle lavorazioni di cantiere.
Dettaglio di una delle tre palazzine; il bordo grigio attorno a finestre e porte è stato realizzato con EPS.
I colori scelti per le finiture degli esterni contestualizzano il complesso nel paesaggio urbano.

Geometra Paolo Capristo

Il geometra Paolo Capistro è libero professionista dal 2003 e con il suo Studio Progettando,  laboratorio architettonico di idee e pensieri, pone attenzione e cura all’ambiente che ci circonda, impegnandosi a promuovere atteggiamenti volti a favorire la sua salvaguardia e le persone che lo vivono. È coordinatore della sicurezza in fase progettuale ed esecutiva, direttore dei lavori, consulente di Feng Shui e consulente tecnico ambientale.

Abitazione unifamiliare, Ranica (BG). Riqualificazione energetica, certificazione: GBC Home – Oro.

Abitazione privata in legno sviluppata su due piani fuori terra.

Altri progetti
Paolo Capristo
Photo © Studio progettando
Vista dalla strada di una parte del complesso residenziale.

Daniele Stoppini

Benessere e salubrità certificati

Offagna

La realizzazione di questa nuova residenza unifamiliare ha messo in primo piano le caratteristiche termoigrometriche e acustiche dell’involucro opaco e trasparente con l’obiettivo di creare un edificio energeticamente efficiente e sostenibile. Allo stesso tempo la casa è stata portata a termine progettando prima e controllando poi in cantiere la qualità dell’aria interna, verifica che ha portato all’ottenimento della certificazione Biosafe

L’iter progettuale di Villa Sara nasce dalla volontà di creare non solo una casa sostenibile da un punto di vista energetico e ambientale ma altresì di dar vita a un vero e proprio spazio abitativo in cui salubrità, comfort e benessere interagiscono tra di loro e con l’ambiente circostante.

La casa è composta da tre volumi, caratterizzati da differenti coperture (a unica falda o piana), e su un unico livello con un’ampia area giorno aperta, orientata a sud-est, tre camere da letto sui fronti meno esposti al soleggiamento, due bagni, una lavanderia/locale tecnico e un garage.

Costruita con una struttura portante in legno e idonei materiali isolanti, questa abitazione è stata progettata per ridurre la sua impronta ecologica, minimizzando il consumo di risorse e di energia, la cui richiesta è stata compensata mediante l’utilizzo di fonti rinnovabili.

I materiali da costruzione sono stati scelti per le loro caratteristiche termo-acustiche, per assicurare una protezione antincen-

dio e per garantire la durabilità all’edificio; uno studio termo-igrometrico in regime dinamico delle stratigrafie degli elementi opachi ha verificato l’assenza del rischio di formazione di condensa interstiziale, situazione dannosa soprattutto per un edificio in legno. Oltre ai componenti opachi, anche le finestre ad alte prestazioni e con vetri basso-emissivi e una verificata tenuta all’aria dell’involucro creano una efficace barriera contro freddo e caldo, contribuendo a mantenere una temperatura interna ideale in ogni stagione. Sistemi di ombreggiamento mobili sono stati installati per bilanciare l’apporto solare gratuito nella stagione invernale e per bloccarlo nella stagione estiva, evitando in tal modo fenomeni di surriscaldamento. L’elevata qualità energetica è stata poi accompagnata da un sistema di ventilazione meccanica controllata (VMC) che assicura un costante ricambio d’aria senza perdita di calore, eliminando inquinanti, polveri e allergeni.

Certificazione

• Biosafe

Infine, la scelta dei materiali per l’arredamento e le finiture interne è stata orientata verso l’impiego di prodotti non tossici e provenienti da fonti sostenibili.

Responsabile di progetto e di cantiere ing. Daniele Stoppini, Loreto (AN)

Strutture ing. Daniele Stoppini, Loreto (AN)

Consulenti

Glauco Perotti – A+ Energy Solutions srl, Porto S. Elpidio (FM) e Camerata Picena (AN); Biosafe srl, Padova

Impianti ing. Daniele Stoppini, Loreto (AN); ing. Luigi Balloni, San Benedetto del Tronto (AP)

Appaltatore

Progettolegno srl, Fano (PU)

Superficie utile 134 m2

Trasmittanza media pareti esterne 0,097 W/m2K

Trasmittanza media solaio contro terra 0,101 W/m2K

Trasmittanza media copertura 0,128 W/m2K

Trasmittanza media superfici trasparenti 1,1 W/m2K

Fabbisogno energia per riscaldamento 18,26 kWh/m2 anno

Il fronte sud-est con la zona giorno evidenziata dalla finitura in pietra e l’area living esterna coperta, a destra la zona notte.

Prospetto nord-ovest

Prospetto sud-est

Prospetto nord-est

Prospetto sud-ovest

Sezione AA
Planimetria generale
Pianta
Sezione BB

Le scelte progettuali

In questa abitazione la fase della progettazione è stata di rilevante importanza, in quanto dapprima ha permesso ai progettisti di simulare il fabbisogno energetico globale dell’edificio e studiarne le variabili. Successivamente è stato possibile prendere in

considerazione e migliorare i vari nodi costruttivi, cercando di minimizzare i ponti termici al fine di creare un compendium di cantiere, in cui sono stati raccolti tutti i disegni esecutivi e le direttive tecniche di posa.

L’immagine aerea identifica i tre volumi di cui si compone l’abitazione e le differenti coperture: su quella piana sono stati installati i pannelli fotovoltaici. Uno scorcio dell’ingresso protetto da una tettoia.

Analisi dell’irraggiamento solare e delle ombre alle ore 12 in agosto.

Analisi dell’irraggiamento solare e delle ombre alle ore 10 in gennaio.

e

ottimizzare

L’analisi delle ombre
degli irraggiamenti solari in stagioni diverse ha permesso anche di
gli ombreggiamenti delle aperture vetrate, in particolare quelli sulla grande vetrata della zona giorno tramite una tettoia che protegge anche l’area living esterna.
Daniele Stoppini

Solaio marciapiede (A) dall’estradosso

- pavimentazione esterna (15 mm)

- malta cementizia bicomponente elastica impermeabilizzante

- massetto fibro-rinforzato per pendenze esterne (sp. medio 50 mm)

- massetto alleggerito (100 mm)

- marciapiede esterno (150 mm)

Solaio contro terra (B) dall’estradosso

- pavimentazione interna (15 mm)

- massetto autolivellante (50 mm)

- cls alleggerito (150 mm)

- XPS (100+100 mm)

- piastra di fondazione (350 mm)

- magrone (100 mm)

1 pilastro di fondazione (diam. 600)

2 cordolo in c.a. (190x200 mm)

3 isolamento in EPS

La realizzazione delle armature della fondazione e il successivo getto; le tubazioni impiantistiche che corrono a pavimento e nelle contropareti; la membrana freno al vapore e barriera all’aria in copertura e posa della lamiera aggraffata; il Blower Door Test.

Le travi radice su cui verranno installati i pannelli prefabbricati della struttura in legno; una delle pareti posata sul cordolo in c.a. con guaina impermeabile; la membrana freno al vapore all’interno del pacchetto parete, successivamente nastrata nelle giunzioni; la misura della qualità dell’aria mediante campionatori diffusivi a simmetria radiale dotati di fiala adsorbente a carboni attivi.

Nodo parete esterna-infisso

Parete esterna (C) dall’esterno

- rivestimento in pietra ricostruita

- rasatura armata

- isolamento a cappotto in lana di roccia (140 mm)

- gessofibra (12,5 mm)

- struttura portante in legno a telaio con interposto isolamento in lana di roccia (80+80 mm)

- gessofibra (12,5 mm)

- telo di tenuta all’aria

- controparete interna isolata in lana minerale (70 mm)

- gessofibra (12,5 mm)

1 tassello

2 cornice di finitura in EPS

3 architrave in legno

4 nastro di sigillatura

5 monoblocco isolato

6 avvolgibile

7 lama di rinforzo

8 alloggio infisso

9 infisso

10 extra isolamento sottobancale (20 mm)

11 morale in legno di rinforzo (35 mm)

12 sottobancale posizionato in pendenza

13 punto chiodo

14 guaina liquida impermeabilizzante

15 soglia

Gli arredi interni sono stati attentamente scelti per limitare l’inquinamento indoor.

L’area living vista dall’isola della cucina.

Ingegnere Daniele Stoppini

Laureato in Ingegneria Edile – Architettura presso l’Università Politecnica delle Marche, l’ing. Daniele Stoppini si occupa di: progettazione architettonica e strutturale, di costruzione e di ingegneria civile nel rispetto della legislazione e delle norme vigenti; progettazione e realizzazione delle reti idrauliche; procedure estimative di beni privati e pubblici; recupero e restauro edilizio con particolare riferimento alle problematiche legate alla progettazione esecutiva degli interventi. È esperto in bioedilizia e progettazione ecosostenibile, consulente tecnico per la realizzazione di nuovi edifici con tecnologia a secco e interventi di riqualificazione energetica; operatore certificato Passivhaus di cantiere e progettista esperto di salubrità dell’aria indoor. Dal 2021 è Presidente dell’IG Passivhaus Marche.

Abitazione, Loreto (AN). Nuova costruzione in legno. Progetto architettonico: arch. Brunella Bisignano; Strutture, D.L. e impianti: ing. Daniele Stoppini.

Villa unifamiliare, Osimo (AN). Nuova costruzione con struttura portante in acciaio e tamponature a secco. Progetto architettonico e D.L.: ing. Stoppini Daniele.

La zona giorno completamente aperta si affaccia sul giardino verso sud.

Vincenzo Spreafico Tra efficienza, comfort e territorio

La demolizione e ricostruzione di un edificio in completo abbandono sono state l’occasione per realizzare un’abitazione efficiente dal punto di vista energetico e rispettosa dell’ambiente in cui si inserisce. In un lotto ampio e circondato da noccioleti, la casa rilegge l’architettura vernacolare, attualizzandola alle esigenze odierne attraverso un sapiente uso dei tipici materiali locali, gli apporti solari, la luce naturale e l’energia rinnovabile

In un’area collinare, al centro di un’ampia proprietà circondata da piantagioni di nocciolo, questo intervento di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica ha portato alla realizzazione di un edificio a basso consumo di energia a partire dalla demolizione e ricostruzione di un edificio in condizioni di degrado. Il fabbricato originario era connotato dall’architettura rurale tipica della zona e versava in completo abbandono e in condizioni tali da non poter essere recuperato a causa di gravi crolli strutturali e dell’invasione vegetativa che ne compromettevano l’integrità. Esclusa pertanto ogni ipotesi di ripristino, anche per l’assenza delle fondazioni e dei vespai, il progetto è stato impostato sulla demolizione completa e la successiva ricostruzione dell’edificio, reinterpretandone coerentemente l’architettura rurale esistente e inserendosi nel contesto paesaggistico e morfologico in modo rispettoso.

La nuova abitazione mantiene dunque il sedime e la volumetria della preesistenza e si compone di un corpo principale a due

Il portico a sud-ovest dove la zona giorno si prolunga all’esterno, affacciandosi sulla piscina interrata. piani, con un interrato destinato a cantina e locale tecnico, e di un volume secondario, più basso, collocato in prossimità dell’ingresso e adibito a parcheggio coperto. All’estremità sud un porticato a doppia altezza riprende fedelmente l’impostazione tipologica originaria. Al piano terra si sviluppa la zona giorno, composta da un soggiorno a doppia altezza, una sala da pranzo e una cucina, tutti collegati direttamente al grande portico esterno; a questo livello si trovano inoltre una camera matrimoniale e i relativi servizi. Tramite una scala interna dalla struttura in metallo, con gradini rivestiti in parquet e parapetto in ferro, si accede al piano superiore che accoglie le camere

Progetto architettonico, Strutture e D.L.

arch. Vincenzo Spreafico – Studio RE.VI.WA, Sirtori (LC)

Strutture in c.a.

ing. Elio Negri, Castello di Brianza (LC)

Illuminazione

Bianca Tresoldi lighting designer, Lesa (NO)

Impianti

Termoclina srl Pecetto, Valenza (AL); Progelectric di Longhin

Claudio, Valenza (AL)

Appaltatore

Impresa Gruppo la Rocca srl, Alessandria

Certificazione

• Classe A4

da letto con i bagni, le cabine armadio, il corridoio, il ballatoio e una lavanderia.

In adiacenza agli alberi di nocciolo è stata realizzata una piscina interrata, completata da un volume accessorio a servizio della stessa.

Le scelte progettuali si richiamano a quattro principi guida che sintetizzano le caratteristiche dell’edificio e la sua nuova funzione, ovvero: ecosostenibilità, biocompatibilità, funzionalità ed equilibrio tra necessità, benessere e piacere e tecnologia integrata e non invasiva. Efficienza energetica e comfort abitativo si fondono nell’abitazione, diventando i pilastri di questa riqualificazione. Vediamo di seguito come.

Giardino

Progetto verde, Vigevano (PV)

Date Lavori

ottobre 2023 – aprile 2025

Superficie utile

305 m2 (slp e accessori)

Superficie verde 5.050 m2

Trasmittanza media pareti esterne 0,136 W/m2K

Trasmittanza media solaio contro terra 0,152 W/m2K

Trasmittanza media copertura 0,131 W/(m2K)

Trasmittanza media superfici trasparenti 0,782 W/m2K

Fabbisogno energia per riscaldamento 13,47 kWh/m2

Le scelte progettuali

Un progetto di ricostruzione di un edificio rurale può definirsi ben riuscito quando si radica nel contesto e rispetta la tradizione costruttiva della zona in cui sorge. Al tempo stesso, il nuovo manufatto deve orientarsi al futuro in termini di comfort, durabilità ed efficienza.

In questo caso, ad esempio, l’impiego di una muratura performante, combinata con un efficace sistema di isolamento interno ed esterno, e l’integrazione di moderni impianti hanno permesso di raggiungere elevate prestazioni energetiche e funzionali.

L’intero edificio, inoltre, si distingue per l’utilizzo

essenziale e coerente di pochi materiali di finitura, quali il mattone, l’intonaco e gli inserti in ferro, tutti caratterizzati da una palette cromatica omogenea che richiama i colori del territorio. Ad esempio, i porticati di ingresso e quelli adiacenti alla zona giorno sono stati realizzati in laterizio a vista, materiale ripreso anche in alcune porzioni delle facciate. Le stesse soluzioni compositive sono state adottate anche per il vano accessorio a servizio della piscina. Le restanti superfici murarie sono finite con un intonaco color terra, in armonia con i toni del paesaggio.

L’edificio pre e post recupero. Come si nota dalle foto, è stato impossibile recuperare la struttura esistente per il grave stato di abbandono. La nuova abitazione è rispettosa del contesto ma rispondente alle odierne esigenze per quanto riguarda involucro e impiantistica.

Vincenzo Spreafico

Accessoattraversostradasterrata daStradadaLavaggioMaruffa

Planimetria generale dell’intervento

Prospetto sud-ovest
Prospetto nord-est
Prospetto
Prospetto
Pianta copertura
Pianta primo piano
Pianta piano terra

L’involucro

Il piano interrato è stato realizzato con una struttura in calcestruzzo armato completamente isolata, garantendo così solidità e protezione dall’umidità. Il corpo principale di due livelli fuori terra ha struttura portante in pilastri e travi in c.a. con tamponature perimetrali in blocchi di laterizio rettificato riempito con lana di roccia, una soluzione altamente performante per edifici a basso consumo energetico. Il sistema è completato da un cappotto termico in lana minerale, posato esternamente per eliminare i ponti termici e migliorare l’efficienza complessiva dell’involucro. Nelle contropareti interne, anch’esse isolate con fibra minerale, sono alloggiate le condutture degli impianti. Questo sistema costruttivo assicura un elevato risparmio energetico, un ottimo comfort igrotermico e una notevole stabilità, garantendo uno sfasamento termico di circa 23 ore, tale da prevenire il surriscaldamento degli ambienti

interni anche nei periodi più caldi.

Il tetto a doppia falda è interamente in legno, coibentato con tre strati incrociati di pannelli in fibra di legno e completato da un manto di coppi in laterizio invecchiato; le lattonerie sono in metallo preverniciato. Al di sotto della copertura sono state integrate vasche tecniche per l’alloggiamento degli impianti fotovoltaico e solare termico. La stratigrafia include uno strato di ventilazione e una finitura con coppi a canale invecchiati. Sono stati raggiunti un valore di trasmittanza termica (U) pari a 0,135 W/m2K e un eccellente indice di sfasamento termico.

Le strutture opache e trasparenti sono state progettate per raggiungere un fabbisogno energetico dell’involucro estremamente contenuto, in linea con i requisiti di un edificio a energia quasi zero. Il progetto ha raggiunto la classe energetica A4.

Il fronte nord-est con l’ingresso e lo spazio coperto per le automobili.
Sezione CC
Sezione AA
Sezione BB

La posa dei serramenti, dotati di cassonetti integrati per i frangisole, è stata effettuata con falsi telai in monoblocco isolato; telai, imbotti e cornici presentano una verniciatura dello stesso colore per una migliore integrazione nell’involucro. I terrazzi hanno una struttura metallica indipendente.

Serramenti e terrazzi

L’obiettivo principale del progetto è stato garantire il massimo comfort abitativo per gli utenti. In funzione del contesto paesaggistico circostante, le aperture sono state pertanto studiate per ottimizzare gli apporti solari gratuiti, assicurando una buona protezione stagionale e favorendo il comfort visivo e il rapporto diretto con il paesaggio.

Particolare attenzione è stata dedicata alla scelta e alla posa dei serramenti: sono stati installati serramenti in alluminio, con falsi telai in monoblocco isolato, e dotati di cassonetti integrati per frangisole, assicurando in tal modo eccellenti prestazioni di isolamento termico

e acustico. Una verniciatura omogenea degli elementi metallici che incorniciano le finestre, con la medesima colorazione dei serramenti, ha consentito una perfetta integrazione estetica delle vetrature con l’involucro edilizio.

I terrazzi e i balconi sono stati realizzati con una struttura metallica indipendente dalla muratura, grazie all’inserimento di giunti strutturali, che evitano i ponti termici. La pavimentazione è in doghe di castagno e il parapetto in ferro verniciato, dal disegno semplice ed essenziale, è pensato per valorizzare il panorama circostante.

Impianti

Il sistema di riscaldamento e raffrescamento è a pavimento radiante, alimentato da una pompa di calore aria-acqua opportunamente dimensionata, ed è integrato da un impianto di ventilazione meccanica controllata (VMC) con gestione dell’umidità.

La produzione di acqua calda sanitaria è affidata a una pompa di calore dedicata, integrata da pannelli solari termici.

Un’attenta cura è stata posta anche all’illuminazione architettonica, scegliendo corpi illuminanti a basso consumo energetico e scenari luminosi studiati per valorizzare gli spazi in ogni momento della giornata.

Un impianto domotico consente la gestione avanzata degli ambienti, il controllo puntuale dei carichi elettrici e l’automazione dei sistemi tecnologici.

Nell’abitazione è stato installato un sistema radiante a pavimento che assicura riscaldamento e raffrescamento, integrato dalla ventilazione meccanica controllata. In copertura sono state posate vasche per l’alloggiamento dei pannelli fotovoltaici e del solare termico.

Solaio contro terra (A) dall’estradosso

- pavimento in parquet (15 mm)

- impianto di riscaldamento e relativo isolante e massetto (75 mm)

- materassino anticalpestio (9 mm)

- sottofondo alleggerito con impianti (110 mm)

- pannello OSB (15 mm)

- strato isolante in polistirene (120 mm)

- vespaio aerato

- magrone

Parete esterna (B) dall’esterno

- intonaco

- cappotto in lana di roccia (80 mm)

- tamponamento in laterizio rettificato riempito con lana di roccia (300 mm)

- controparete con struttura metallica (50 mm) e interposto isolamento in lana di roccia (40 mm)

- doppia lastra in cartongesso (12,5 mm)

1 fondazione strutturale in c.a.

L’abitazione presenta fondazioni con vespaio areato, struttura in c.a. in travi e pilastri e tamponamenti in laterizio. La coibentazione a cappotto esterna è in lana minerale, come anche l’isolamento delle contropareti interne che accolgono i passaggi impiantistici.

2 3 4

Solaio interpiano (C) dall’estradosso

- pavimento in parquet (15 mm)

- impianto di riscaldamento e relativo isolante e massetto (75 mm)

- materassino anticalpestio (9 mm)

- sottofondo alleggerito con impianti (110 mm)

- solaio in latero-cemento (240 mm)

- controsoffitto in cartongesso

Copertura (D) dall’esterno

- manto di copertura in coppi a canale anticati

- assito in legno

- intercapedine di ventilazione (40 mm)

- guaina ultra traspirante

- isolamento in triplo strato di fibra di legno (240 mm)

- barriera al vapore

- perline in abete

- struttura a travetti in legno lamellare

1 canali di gronda, pluviali e lattoneria in lamiera pre-verniciata con finitura testa di moro

2 frangisole orientabili in alluminio con cassonetto isolato, finitura testa di moro

3 serramenti in alluminio con vetrocamera e rivestimento basso-emissivo, finitura testa di moro

4 imbotte in ferro con finitura testa di moro

Il solaio interpiano del fabbricato è in latero-cemento, mentre la struttura portante del tetto e della rimessa delle automobili sono in travi di legno lamellare. La copertura è isolata con triplo strato di pannelli in fibra di legno.

L’accesso alla casa è posto a nord-est; laterizio a vista e metallo sono due dei materiali che caratterizzano l’intero edificio.

Con ampie vetrate orientate verso sud-est, la zona soggiorno della casa si apre sul giardino e sui noccioleti.

Architetto Vincenzo Spreafico

La passione per un’architettura attenta, il continuo aggiornamento e la sperimentazione di nuove tecniche costruttive spingono l’arch. Spreafico verso un’architettura ecosostenibile basata sull’analisi del territorio e relativo “know-how” locale e sul risparmio energetico. Nel 1995 progetta il suo primo edificio in legno. L’architetto si interessa a questa tecnologia costruttiva che lo porta a uno studio sempre più approfondito, cercando di applicarla, oltre alle nuove costruzioni, anche a interventi di ampliamento e sopraelevazioni, sperimentando e utilizzando differenti sistemi costruttivi. Al 2024 lo studio REVIWA ha progettato e realizzato oltre 50 edifici impiegando diverse tecniche costruttive in legno, dal telaio ai pannelli in CLT, e a murature performanti. È docente dei corsi di formazione per certificatori energetici, costruzioni in legno e acustica ambientale; è inoltre Tecnico competente nel campo dell’acustica ambientale, progettista ARCA, progettista sistemi di connessione strutture in legno, tecnico Blower Door Test.

Casa M, Valenza (AL), 2022. Demolizione e ricostruzione di edificio residenziale nZEB, certificato ARCA.

Edificio residenziale, Valenza (AL), 2017. Demolizione di edificio degli anni ‘70 e ricostruzione con struttura in X-lam in classe energetica A4.

Lo spazio a doppia altezza del soggiorno.
L’area cantina della casa.
Photo

Daniele De Santis Roberto Ornati

Un rifugio discreto

Soiano del Lago

Posta in un contesto di particolare pregio naturalistico soggetto a vincoli paesaggistici, MAJC House si inserisce armoniosamente tra le colline del lago di Garda con volumi che si aprono alla vista sui dintorni e materiali scelti con attenzione per la loro funzione. Il risultato? Una casa che unisce architettura, sostenibilità ambientale e ottime qualità costruttive e prestazioni energetiche

Progettata con l’obiettivo di inserirsi con discrezione nel paesaggio collinare delle morene gardesane, MAJC House è una residenza unifamiliare con dépendance e piscina che si confronta con un contesto di particolare pregio naturalistico e con vincoli paesaggistici stringenti. Qui l’architettura non ricerca effetti iconici, ma privilegia l’armonia con il lotto di progetto, adottando cromatismi e matericità in continuità con la terra e la vegetazione circostante. La complessità del sito, infatti, – tanto per la conformazione del terreno quanto per gli obblighi imposti – ha richiesto un approccio sartoriale, fatto di soluzioni strutturali mirate e di una gestione del cantiere non priva di sfide.

In stretta coerenza con il linguaggio architettonico, le scelte strutturali sono state studiate selezionando di volta in volta il materiale più adatto alla funzione. La parte ipogea, interamente in cemento armato, sostiene l’edificio con una platea e un sistema di muri e pilastri che reggono luci importanti, pur mantenendo spessori contenuti. Fuori terra, la leggerezza del legno si combina con la resistenza dell’acciaio in un sistema ibrido che coniuga rapidità di montaggio, sostenibilità e solidità.

La geometria della casa ha imposto prove significative, come gli sbalzi superiori ai cinque metri, risolte con un’ossatura d’acciaio

Una vista dell’abitazione dalla piscina; il colore delle finiture esterne contestualizza i volumi nel paesaggio.

nascosta all’interno delle strutture lignee: una presenza invisibile, ma fondamentale, che custodisce l’equilibrio complessivo dell’opera.

Dal punto di vista energetico, l’involucro ermetico ad alte prestazioni termiche elimina i ponti termici e integra serramenti performanti e sistemi di ombreggiamento dimensionati tramite simulazione dinamica. La ventilazione meccanica con recuperatore efficiente e deumidificazione, combinata con la climatizzazione

radiante a bassa induzione e una pompa di calore, garantisce comfort e qualità dell’aria.

Il fabbisogno energetico, già ridotto, è coperto da un impianto fotovoltaico da 19,36 kW con batteria di accumulo che consente emissioni contenute, 1 kg CO2/m2anno. I materiali sono stati scelti secondo criteri di riciclabilità, in linea con gli obiettivi della futura Direttiva Europea sugli Edifici Green a impatto ridotto.

Progetto architettonico e D.L.

arch. Daniele De Santis – ARKDD, Torbole Casaglia (BS)

Collaboratori

arch. Lucia Fanetti

Strutture

OPERA MISTA srl, Brescia

Consulente energetico

p.i. Roberto Ornati, Milano

Consulente acustico

ing. Cesare Trebeschi, Brescia

Appaltatore

LODA Costruzioni srl, Mornico al Serio (BG); ILLE srl, Pieve di Bono (TN)

Superficie utile

224 m2 (+ 56 m2 dependance)

Trasmittanza media pareti esterne

0,102 W/m2 K

Trasmittanza media solaio contro terra

0,078 W/m2 K

Trasmittanza media copertura

0,066 W/m2 K

Trasmittanza media superfici trasparenti

0,085 W/m2 K

Photo © Filippo Poli
Photo
© Filippo
Poli
Livello +1
Sezione AA
Sezione BB
Sezione CC
Livello 0
Livello -1
Daniele De Santis, Roberto Ornati

L’architettura

Concepita come un volume vetrato, la zona giorno dell’abitazione stabilisce una relazione diretta con l’esterno: ampie aperture eliminano la distinzione tra spazio interno ed esterno, mentre le pareti color terra e i frangisole verde salvia richiamano la presenza della vegetazione. All’interno e nei camminamenti esterni, la materia prosegue il racconto con sobria eleganza. A terra lastre in grès di grande formato si alternano a caldi listoni di rovere posati a correre. La scelta dei

rivestimenti, anche quelli più preziosi e particolari dei servizi, pur sofisticati, rifuggono ogni ostentazione: si percepiscono ma non si impongono. Così come gli intonaci graffiati all’esterno e la pietra di Credaro che caratterizza le parti parzialmente ipogee dell’architettura. Gli arredi, volutamente ridotti al minimo, riflettono la stessa sobrietà che caratterizza l’intero progetto: elementi funzionali, pensati per lasciare spazio al paesaggio e mai per imporsi su di esso.

In questa pagina: la casa immersa nel paesaggio collinare gardesano e il fronte di ingresso con l’accesso all’interrato. Alla pagina seguente: l’ingresso vetrato con i due volumi divergenti che creano un cono ottico verso il grande pino marittimo e il panorama lacustre; le grandi vetrate apribili permettono di espandere la zona giorno all’esterno.

Photo © Daniele De Santis
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© Filippo
Poli
Photo © Filippo Poli
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Filippo Poli
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© Filippo Poli
Daniele De Santis, Roberto Ornati

Un progetto integrato

La riuscita del progetto è stata possibile grazie alla collaborazione tra progettisti, consulenti e imprese e a una committenza capace di interpretare le scelte progettuali come parte di un percorso condiviso. Ne è nato un lavoro corale, in cui il confronto continuo tra i professionisti coinvolti ha trasformato le difficoltà in occasioni di sperimentazione, mantenendo sempre elevata la qualità del risultato.

MAJC House si propone quale esempio di residenza contemporanea capace di integrare ricerca architettonica, qualità costruttiva e sostenibilità ambientale, senza perdere la relazione profonda con il paesaggio nel quale si inserisce. La casa appare così come un rifugio discreto, immerso nella natura e pensato per chi desidera abitare con lentezza. Una dimora in cui il vero lusso non è esibizione, ma equilibrio: luce, silenzio, misura.

1 guaina sottoradice

2 polisterene espanso

3 telaio in legno

4 cordolo in c.a

Solaio contro vano non riscaldato (A) dall’estradosso:

- pavimentazione in grès

- massetto sabbia cemento

- pannello bugnato

- tappetino acustico

- cemento cellulare leggero

- OSB3

- schiuma isolante in poliuretano espanso rigido

- solaio in c.a.

Parete esterna (B) dall’esterno

- intonaco

- cappotto in lana minerale

- OSB3

- lana minerale

- OSB3

- camera d’aria ferma

- lana minerale

- doppia lastra di cartongesso

Solaio controterra-Parete esterna
Realizzazione della platea in c.a. e del primo solaio con casseri modulari di alleggerimento.
Photo
Daniele De Santis
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© Daniele De Santis
Realizzazione dell’interrato e del solaio contro vani non riscaldati; montaggio della struttura ibrida in legno e acciaio; installazione delle aperture cielo-terra; completamento delle finiture interne.
Photo © Daniele
Santis
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Daniele De Santis, Roberto Ornati

1 scossalina in alluminio

2 guaina in PVC armato

3 poliuretano espanso

4 LVL

5 telaio in legno

Copertura (C) dall’esterno - guaina in PVC armato

- OSB3

- listone pendenziato in legno

- telo traspirante

- lana minerale

- OSB3

- lana minerale

- telo freno vapore

- OSB3

- lana di riccia

- lastra in cartongesso

Parete esterna-Copertura

Sequenza dall’alto del cantiere, dallo scavo all’edificio completato; costruzione del livello superiore della struttura in legno con gli elementi in acciaio che consentono i rilevanti aggetti dei volumi.
Photo © <DFMP3
Photo © Daniele De Santis
Fasi del Blower Door Test; tubazioni della VMC e del sistema radiante; viste del cantiere quasi ultimato; completamento delle finiture esterne.
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Photo © Daniele
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Daniele De Santis, Roberto Ornati
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© Filippo Poli
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Vista della cucina verso la zona giorno.
Le vetrate cielo-terra del soggiorno si aprono quasi totalmente, creando continuità tra interno ed esterno.

Architetto Daniele De Santis

Architetto bresciano, laureato allo IUAV di Venezia nel 2005, guida lo studio ARKDD dal 2019, fondato con l’obiettivo di coniugare ricerca progettuale e concretezza costruttiva. Lo studio opera a diverse scale e in ambiti eterogenei: dal restauro di beni storici e culturali alla progettazione museale, fino alle residenze private e al design d’interni. In ogni progetto, l’attenzione alla sostenibilità e alla qualità dello spazio abitato rappresentano principi guida, tradotti in soluzioni che uniscono innovazione e rispetto per il contesto.

ARKDD si configura come un laboratorio aperto, capace di interpretare con sensibilità le esigenze del presente e trasformarle in architetture durevoli, identitarie e ad alto valore culturale.

Perito industriale Roberto Ornati

Roberto Ornati, perito industriale con specializzazione edile, è consulente CasaClima ed esperto in fisica tecnica edile per la realizzazione e la ricerca nei processi di costruzione di edifici in legno e in acciaio. È stato socio fondatore e consigliere del Network CasaClima Lombardia ed è stato relatore al primo forum nazionale sugli edifici nZEB dove i maggiori esperti del progettare e costruire a energia quasi zero hanno presentato le proprie esperienze. Si è classificato 1° nel Premio Klimahouse Trend-Targa Vitruvio per un edificio ecosostenibile che integra in una visione olistica prestazioni, funzioni e forma.

Vista aerea dell’abitazione.
Photo © Daniele De Santis
Daniele De Santis, Roberto Ornati
Photo © Gianmaria Zanotti

Luigi Battistini La Forza e la Natura

Situata nel centro urbano di Cesena, Casa B incarna i principi di efficienza energetica, sostenibilità e buone pratiche costruttive, attestati dal conseguimento delle certificazioni congiunte CasaClima e ARCA. Al tempo stesso rappresenta un modello di resilienza, avendo superato l’alluvione che nel 2023 ha colpito pesantemente il territorio romagnolo, con soli interventi di ripristino minori

Casa B è un esempio significativo di come l’architettura contemporanea possa coniugare estetica, comfort abitativo, sostenibilità ambientale e capacità di adattamento agli eventi estremi. L’edificio nasce dalla demolizione e ricostruzione di un fabbricato del 1955 in muratura portante, situato in una vivace zona residenziale della città e circondato da altri immobili simili. Il recupero del vecchio edificio, del quale sono stati mantenuti il sedime, le altezze massime sul fronte stradale e il volume complessivo, è stato realizzato sfruttando anche la cubatura del piano cantinato preesistente, successivamente eliminato, così da ottenere un nuovo fabbricato con vani e altezze interne più funzionali e pienamente abitabili. La nuova abitazione, risultato di scelte consapevoli e condivise tra committente e progettisti, è stata costruita anche grazie al Superbonus 110% per gli interventi di efficientamento energetico e al Sismabonus per quelli strutturali. La struttura portante è composta da pannelli lignei CLT a tre strati, mentre i solai interpiano e di copertura sono realizzati con travi e travetti in legno lamellare con tavolati e perlinati.

La casa si inserisce armoniosamente nel tessuto residenziale esistente. La volumetria compatta e la copertura a falde dialogano con gli edifici limitrofi, mentre i rivestimenti lignei orizzontali mettono in risalto le aperture vetrate e svolgono una funzione bioclimatica, schermando l’irraggiamento solare. Il contrasto tra la finitura dai toni neutri delle pareti e i dettagli in legno conferisce un carattere contemporaneo, richiamando la tradizione architettonica locale, come nel caso del tetto in legno a vista reinterpretato in chiave essenziale. Due elementi distintivi identificano Casa B nel design e nella realizzazione: da un lato, la progettazione integrata, che ha privilegiato l’uso di materiali naturali e tecnologie impiantistiche avanzate; dall’altro, il ripristino mirato di parti di coibentazione e finiture interne, resosi necessario dopo l’alluvione del 2023. Casa B, quindi, non è solo un’abitazione ad alte presta-

L’abitazione prima e dopo l’intervento di demolizione e ricostruzione.

Progetto architettonico, Impianti, D.L., Consulenza CasaClima e Arca ing. Luigi Battistini, Cesena (FC)

Strutture ing. Alessandro Matassoni – Studio Matassoni, Cesena (FC)

Consulenti arch. Federico Arieti, ing. Roberto Ricci, ing. Elena Stagni, ing. Luca Romagnoli; ing. Alessandro Gazzoni

Sicurezza ing. Giovanni Battistini, Cesena (FC)

Appaltatore Bahaus srl, Cornedo Vicentino (VI)

Certificazioni

• CasaClima Gold Nature

• ARCA Silver

zioni, ma un vero e proprio manifesto di un’architettura consapevole, capace di affrontare con rigore le sfide energetiche e ambientali del nostro tempo. Il percorso virtuoso è stato coronato dall’ottenimento di due certificazioni: CasaClima Gold Nature (il livello più alto dello standard, che integra basso consumo energetico con sostenibilità dei materiali, impatto idrico, qualità dell’aria interna, protezione dal gas radon, illuminazione naturale, comfort acustico e gestione complessiva dell’edificio) e ARCA Silver (certificazione specifica per edifici in legno, che valuta le prestazioni in quattro aree fondamentali – Prestazioni Tecniche, Gestione Edificio, Edilizia Sostenibile, Innovazione e Filiera – imponendo prerequisiti obbligatori e riconoscendo requisiti premianti che concorrono al punteggio e al livello prestazionale finale). Il progetto ha partecipato al Wood Architecture Prize by Klimahouse nel 2023.

Superficie utile 93,05 m2

Trasmittanza media pareti esterne 0,23 W/m2K

Trasmittanza media solaio contro terra 0,22 W/m2K

Trasmittanza media copertura 0,20 W/m2K

Trasmittanza media superfici trasparenti 0,78 W/m2K

Indice di Prestazione Energetica Globale non rinnovabile EPgl, nren 8,80 kWh/m2 anno

Fabbisogno energia per riscaldamento Eph Nd 24,23 kWh/m2 anno

Efficienza Involucro CasaClima 9 kWh/m2 anno

Efficienza Complessiva CasaClima 1 kg CO2/m2 anno

Photo © Gianmaria Zanotti
Photo
© Gianmaria
Zanotti

Prospetto sud-ovest

Prospetto nord-est

Sezione longitudinale

Sezione trasversale

Pianta piano terra
Pianta piano primo

L’involucro edilizio

Il legno, con i suoi derivati, rappresenta il materiale di gran lunga più utilizzato nel progetto. Il nucleo strutturale è costituito da pannelli di legno CLT a tre strati incollati e incrociati da 10 cm totali, mentre i solai interpiano e di copertura sono stati realizzati con travi, travetti e tavolati-perlinati in legno. La fondazione in c.a. è stata impermeabilizzata e isolata termicamente con granulato di vetro cellulare, un materiale non assorbente con elevate prestazioni in termini di resistenza allo schiacciamento. Le pareti sono coibentate alla base con EPS idrofobizzato e completate da un sistema a cappotto di 16 cm, composto da due strati di fibra di legno differenziati per spessore

e densità. In copertura sono stati posati pannelli di fibra di legno da 20 cm, anch’essi variabili per densità e spessore, con l’interposizione di teli tecnici per garantire le prestazioni richieste e una corretta gestione igrometrica della struttura e dello sfasamento termico. La copertura, di tipo ventilato, è completata da tegole in cemento di colore scuro. Le contropareti impiantistiche interne sono coibentate con strati di isolanti fibrosi a bassa densità (lana di roccia e canapa) e chiuse con doppia lastra in cartongesso. Gli infissi, con telaio in legno-alluminio e tripli vetri con canaline termiche, sono installati su monoblocchi isolati e integrati da un sistema di oscuramento a veneziane motorizzate, soluzione che consente un efficace controllo della luce naturale e riduce il surriscaldamento estivo.

Un’immagine dell’abitazione nel contesto cittadino.
Dettagli del fronte principale sulla strada e di quello retrostante rivolto a nord-est.
Photo © Gianmaria Zanotti
Photo © Gianmaria Zanotti

A

Attacco a terra

Solaio controterra (A) dall’estradosso

- pavimento in legno piano terra (15 mm)

- massetto sabbia cemento (50 mm)

- massetto alleggerito (190 mm)

- guaina liquida

- platea di fondazione in c.a.

- tessuto non tessuto

- vetro cellulare granulare (350 mm)

- tessuto non tessuto

1 base cappotto in EPS idrofobizzato (160 mm) + rasatura

Analisi agli elementi finiti del nodo parete esterna-solaio controterra: temperatura >17°C nel punto più sfavorevole.

Demolizione del fabbricato esistente e scavo; isolamento sotto fondazione con ghiaia di vetro cellulare; armatura e getto della fondazione; massetti interni.

Nodo parete esterna-solaio interpiano

Parete esterna (B) dall’esterno

- rivestimento in doghe di larice

- rasatura

- cappotto in fibra di legno (160 mm)

- parete portante in CLT (100 mm)

- controparete con lana di roccia (50 mm)

- doppia lastra in cartongesso (25 mm)

Solaio interpiano (C) dall’estradosso

- pavimento in legno piano primo (15 mm)

- massetto sabbia cemento (50 cmm)

- massetto alleggerito (190 mm)

- impermeabilizzazione

- pannello OSB (15 mm)

- perline in abete (20 mm)

- travatura in abete lamellare

- controsoffitto in cartongesso dove presente (12,5 mm)

Analisi agli elementi finiti del nodo parete esterna-solaio interpiano: temperatura >17°C nel punto più sfavorevole.

realizzazione del solaio interpiano in

isolamento a cappotto esterno in fibra di legno ed EPS in zoccolatura; contro-telai dall’interno e dall’esterno.

Posa dei pannelli prefabbricati in CLT del primo, del secondo piano e della scala di collegamento;
travi di lamellare;

Parete esterna – copertura

Copertura (D) dall’esterno - manto di copertura in tegole - listelli porta tegola - listelli di ventilazione

- telo traspirante sotto tegola

- fibra di legno alta densità (40 mm) - fibra di legno (160 mm)

Analisi agli elementi finiti del nodo parete esternacopertura: temperatura >17°C nel punto più sfavorevole.

- telo freno vapore - perline abete (20 mm) - travatura in lamellare di abete

Realizzazione della copertura: posa delle travi primarie in lamellare, dell’assito, del freno vapore e dell’orditura secondaria per l’inserimento del primo strato dell’isolamento in fibra di legno; telo traspirante con nastro punto chiodo; formazione della camera di ventilazione sotto tegola.

Dettaglio finestra/portafinestra

1 schiuma poliuretanica

2 rasatura

3 voltino esterno rasabile

4 doppia lastra in cartongesso

5 riempimento in EPS

6 parte sagomata in PUR

7 falso telaio in legno

8 finestra in legno-alluminio, triplo vetro

9 bancale in marmo

10 isolante in polietilene ad alta densità

11 sotto bancale in PUR

12 spessore in OSB

Analisi agli elementi finiti del nodo finestra/ portafinestra: temperatura >17°C nel punto più sfavorevole.

I contro-telai in legno fissati alla struttura lignea; dettagli di un controtelaio con voltino esterno con spazio per la schermatura motorizzata e predisposizione per l’installazione dei davanzali; nastratura dei serramenti prima della posa e una delle finestre del primo piano montata.

Impianti

Il cuore tecnologico dell’abitazione è rappresentato dalla ventilazione meccanica termodinamica, un sistema “ad aria” con pompa di calore priva di unità esterna, in grado di garantire riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria. Questo impianto è integrato da un sistema di pre-temperamento geotermico orizzontale e da uno split canalizzato a espansione diretta, con terminali di emissione costituiti da bocchette distribuite negli ambienti.

La serpentina geotermica, collocata al di sotto della fondazione in calcestruzzo armato e isolata con ghiaia di vetro cellulare, consente uno scambio termico caldo/freddo che permette di riscaldare e raffrescare l’aria in ingresso all’aggregato compatto in modo completamente gratuito e sostenibile. Questa soluzione contribuisce anche a ridurre le fluttuazioni tipiche

dello scambio aria-aria proprio delle pompe di calore tradizionali.

A supporto del sistema, è stato installato un impianto fotovoltaico da 6 kWp sulla copertura piana di una pertinenza adiacente alla casa, l’impianto è dotato di due batterie di accumulo per un totale di 20 kWh.

L’inclinazione e l’orientamento dei pannelli sono stati ottimizzati per garantire una copertura significativa del fabbisogno di energia elettrica dell’immobile, che non è più allacciato alla rete locale del gas. L’impianto è stato predisposto per soddisfare anche futuri fabbisogni legati alla mobilità elettrica.

Il sistema impiantistico è completamente gestibile e monitorabile da remoto tramite app, consentendo il controllo continuo dei parametri igrometrici principali, attivo 24 ore su 24, sette giorni su sette.

Serpentina geotermica; VMC e relative tubazioni; aggregato compatto; sensori e centralina del sistema MyMeter-Wood Control; i moduli fotovoltaici installati sulla copertura della pertinenza adiacente all’abitazione.

Gli Angeli del fango; apertura dei cartongessi e verifica dei danni; misurazioni dell’umidità interna ed esterna; installazione dei nuovi sensori del sistema MyMeter-WoodControl; ionizzatore installato sulla mandata d’aria della VMC; ripristino dell’isolamento interno in fibra di canapa igroscopica e nuova chiusura della controparete in lastre di cartongesso.

2023: l’alluvione

Nel maggio del 2023, una serie di alluvioni ha colpito duramente la Romagna interessando le Province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini. Casa B, a soli sei mesi dal completamento dei lavori, dai collaudi e dal rilascio dell’agibilità, è stata così messa a dura prova dall’esondazione del fiume Savio. Il quartiere di San Rocco, dove sorge l’abitazione, è stato tra i più colpiti: in poche ore, circa 50 cm d’acqua hanno invaso l’intero piano terra. Nonostante l’evento estremo, l’edificio ha dimostrato concretamente la qualità del suo impianto costruttivo, evidenziando eccellenti doti di resilienza. La robustezza e versatilità del sistema in legno, unite alle precauzioni e alle soluzioni tecniche adottate, hanno permesso di contenere i danni, limitandoli a interventi di manutenzione straordinaria, senza compromettere la struttura portante. Dopo la rimozione del fango e dell’acqua residua, resa possibile anche grazie alla commovente solidarietà della comunità locale, si è proceduto all’apertura delle contropareti in cartongesso e alla rimozione degli isolanti danneggiati. Fondamentale in questa fase è stato il sistema MyMeter della Ditta Wood Control, già installato durante la costruzione dell’edificio. I sensori, posizionati in punti

strategici – ai piedi e negli angoli degli elementi portanti in CLT – hanno consentito e tuttora consentono il monitoraggio continuo dei valori di umidità e temperatura all’interno delle pareti, segnalando tempestivamente eventuali fenomeni di marcescenza o infiltrazioni. Questo controllo è risultato particolarmente prezioso, poiché le pareti portanti erano nascoste dal cappotto esterno e, internamente, dalla controparete impiantistica coibentata e dalle lastre in cartongesso.

Le pareti lentamente si sono asciugate e, una volta raggiunta la percentuale di umidità ideale consigliata per le strutture lignee (<20% u.r.), si è proceduto al ripristino degli isolamenti. Nella parte inferiore è stato inserito un materassino fibroso in canapa, materiale igroscopico capace di gestire l’umidità residua del pacchetto, insieme al riposizionamento dei cartongessi.

Poiché anche parte delle tubazioni del sistema di ventilazione meccanica controllata era stata interessata dall’allagamento, è stato installato uno ionizzatore sulla mandata d’aria. Il dispositivo garantisce la qualità dell’aria interna, agendo efficacemente su virus, batteri, muffe, allergeni e inquinanti.

Ingegnere Luigi Battistini

Dopo avere conseguito la laurea in Ingegneria edile presso l’università di Bologna, comincia a esercitare la libera professione acquisendo, fra le altre, le qualifiche di tecnico competente in acustica, operatore termografico II Livello, operatore Blower Door Test. Da anni si occupa di progettazione e direzione lavori con particolare riferimento ai temi dell’efficienza energetica e della sostenibilità degli edifici, dell’involucro e dell’isolamento termico, degli impianti e dell’utilizzo delle energie rinnovabili, della qualità dell’aria e del comfort degli ambienti indoor.

È Consulente energetico CasaClima e Progettista Passivhaus, Tecnico ARCA e BioSafe ed è stato Vice Presidente CasaClima Network Emilia Romagna.

Casa M, Cesena (FC), 2021. Riqualificazione appartamento certificato CasaClima R e Biosafe.

Ca’ De Torlai, Castelvetro di Modena

Certificatore (CasaClima Gold).

Consegna certificazioni CasaClima e ARCA al proprietario e ai progettisti durante Klimahouse 2025.

Altri progetti
La cucina di Casa B.
(MO).
Photo
Loris

Loris Serrantoni Energia multidisciplinare

La riqualificazione di un fabbricato composto da due unità immobiliari ha richiesto un progetto complesso che ha visto coinvolti diversi professionisti con l’obiettivo di soddisfare le richieste dei committenti. Oltre all’importante ridefinizione delle superfici e dei volumi, contraddistinti da colori differenti, l’edificio è stato oggetto di lavori di adeguamento strutturale e di efficientamento energetico; questi ultimi hanno consentito il raggiungimento della classe A4 a fronte dell’iniziale classe G

Alle pendici del Parco dei Gessi Bolognesi, a sud di Bologna, la casa di Giuseppe e Ilaria è il risultato di un lavoro articolato e multidisciplinare che ha portato a un miglioramento strutturale e alla riqualificazione energetica dell’intero edificio. Dando risposta alle richieste dei committenti, il progetto ha apportato nuova linfa al vecchio fabbricato degli anni Sessanta, conferendogli linee più moderne pur rispettandone la costruzione volumetrica originale. Se rapportato all’intorno, il risultato è un edificio di rottura, caratterizzato da linee pulite ed essenziali, dove anche il colore delle facciate gioca un ruolo fondamentale nel sottolineare l’articolazione dei volumi.

L’obiettivo finale è stato perseguito attraverso l’impiego di materiali quanto più possibili naturali, a basso impatto ambientale e certificati CAM. Qualche esempio: gli isolanti scelti sono la fibra di legno per le coperture e il sughero o i pannelli in idrati

di silicato di calcio per la coibentazione delle pareti; le finiture interne e gli intonaci sono a base calce. Solo dove strettamente necessario sono stati impiegati isolanti estrusi per la loro resistenza meccanica/ all’acqua o isolanti sotto vuoto. Laddove indispensabile, infine, come nel riempimento di pareti a telaio in legno, si è optato per coibenti fibrosi in lana di vetro.

La stessa attenzione è stata riservata ai consolidamenti strutturali, dove è stato evitato, per quanto possibile, il ricorso a malte cementizie; sono stati utilizzati betoncini a base calce e solette strutturali alleggerite con argilla espansa.

Nuovi infissi e sistemi di regolazione della radiazione solare completano gli interventi relativi all’involucro dell’edificio e un adeguato sistema impiantistico supportato da fonti energetiche rinnovabili conclude i lavori effettuati in questa abitazione.

Nell’edificio è presente una seconda unità immobiliare, anch’essa riqualificata. Dal punto di vista impiantistico, il fabbricato è quindi dotato di sistema centralizzato di riscaldamento radiante e raffrescamento ad aria in pompa di calore, mentre la produzione di acqua calda sanitaria, sempre in pompa di calore con accumulo, è autonoma per le singole unità immobiliari.

Limitatamente all’abitazione di Giuseppe e Ilaria, la qualità dell’aria è affidata a un impianto di Ventilazione Meccanica Controllata con recupero di calore, così come la gestione di diversi elementi impiantistici (illuminazione, raffstore, ecc.) è demandata a un sistema domotico. Tutti gli impianti sono asservirti a due impianti fotovoltaici (condominiale e privato), dotati entrambi di una propria batteria di accumulo.

Architettura: Progetto e D.L. arch. Loris Serrantoni, Castel San Pietro Terme (BO)

Strutture: Progetto e D.L. ing. Roberto Rimondi, Bologna

Impianti: Progetto e D.L. ing. Michele De Beni, Modena

Certificazione

• A4 Emilia-Romagna

L’affaccio verso nord. La scala d’ingresso con i pannelli trasparenti del parapetto.

Appaltatore ZANELLATI SRLS, San Pietro in Casale (BO)

Superficie utile ca. 220 m2

Trasmittanza media pareti esterne 0,170 W/m2K

Trasmittanza media solaio contro terra 0,170 W/m2K

Trasmittanza media copertura 0,160 W/m2K

Trasmittanza media superfici trasparenti 0,840 W/m2K

Fabbisogno energia per riscaldamento, EPHnd 37,44 kWh/m2/anno

Photo
© Loris Serrantoni
Photo
© Loris Serrantoni
Sezione AA
Pianta piano secondo
Pianta piano terra
Pianta piano primo
L’abitazione da nord-est.
Photo
© Loris Serrantoni
La casa vista da sud-est. I colori delle facciate sottolineano i giochi volumetrici, elemento peculiare del fabbricato.
Photo
© Loris Serrantoni
Prospetto nord
Prospetto ovest
Prospetto est
Prospetto sud

Il risultato: sicurezza sismica ed efficienza energetica

Risalente agli anni Sessanta, l’edificio ha necessitato anche di un miglioramento strutturale per garantirne la necessaria sicurezza; i lavori di consolidamento attraverso betoncini a base calce e solette strutturali alleggerite con argilla espansa hanno portato all’ottenimento del risultato finale, in questo caso per il fabbricato, di un Coefficiente di sicurezza sismica globale ζ e che è passato da 0,293 prima dei lavori a 0,650 post operam.

In ugual misura, l’involucro opaco e trasparente (oltre che la matrice impiantistica) è stato efficientato energeticamente, con il risultato, in questo caso, di veder passare le prestazioni energetiche dell’abitazione da un’iniziale classe G da 213,33 kWh/m2anno a una classe A4 da 11,12 kWh/m2anno, con una riduzione della richiesta di energia utile per riscaldamento e acqua calda sanitaria pari al 70% e una diminuzione delle emissioni di CO 2 pari al 94%.

Consolidamento dei solai e delle pareti; le nastrature dei teli della copertura alla struttura opaca; il sistema radiante, le tubazioni del sistema ad aria e la VMC.

La coibentazione delle strutture opache verticali con pannelli in idrati di silicati di calcio e sughero bruno; la parete in legno con falso telaio della porta d’ingresso; immagine complessiva del cantiere.

Parete balcone (A) dall’esterno

- rasatura armata colorata

- isolamento a cappotto in sughero bruno (120 mm)

- pannello OSB3 (22 mm) nastrato sui giunti

- parete a telaio in legno lamellare

- strato di tenuta all’aria idrovariabile

- isolamento in intercapedine in lana di vetro (160 mm)

- pannello OSB3 (22 mm) nastrato sui giunti

- doppio strato di cartongesso

Solaio interpiano (B) dall’estradosso

- pavimento in legno e colla

- massetto cementizio additivato

- pannello radiante

- alleggerito porta impianti

- soletta strutturale

- incollaggio epossidico solaio pignatte e travetti in c.a. pre-compresso

- controsoffitto in cartongesso

Parete esterna (C) dall’esterno

- rasatura armata colorata

- isolamento in idrati di silicati di calcio (180 mm)

- muratura perimetrale (450 mm)

- intonaco interno base calce

1 infisso in legno con triplo vetro

2 bancale in pietra naturale

3 monoblocco isolato per installazione infisso

4 sistema oscurante avvolgibile ispezionabile

5 rasatura testa della muratura

6 isolamento a cappotto: pannello in EPS idrofobizzato

Solaio controterra (D) dall’estradosso

- pavimento in ceramica e colla

- massetto cementizio additivato

- pannello radiante

- isolamento in polistirene estruso (50+50 mm)

- alleggerito porta impianti

- soletta in calcestruzzo armato

- vespaio in misto litoide

Copertura (E) dall’esterno

- manto di copertura in coppi di cemento

- guaina bituminosa (4 mm) + guaina anti-fiamma (4 mm)

- pannello OSB (22 mm)

- camera di ventilazione

- strato impermeabile all’acqua e permeabile al vapore

- pannello in lana di legno alta densità (19 mm)

- pannello in fibra di legno (100+120 mm)

- strato di tenuta all’aria

- doppio assito incrociato

- struttura in legno lamellare

Solaio interpiano (F) dall’estradosso

- pavimento in legno e colla

- massetto cementizio additivato

- pannello radiante

- alleggerito porta impianti

- solaio in latero-cemento

- controsoffitto in cartongesso

Solaio superiore balcone (G), dall’estradosso

- pavimentazione esterna

- impermeabilizzazione con guaina liquida

- massetto cementizio con pendenze

- strato di separazione in PVC

- isolamento in pannelli sottovuoto (10 mm)

- strato di separazione in PVC sotto e TNT sopra

- impermeabilizzazione in guaina bituminosa (4 mm)

- soletta strutturale in c.a.

- controsoffitto pendinato in cartongesso

1 risvolto dell’isolante in polistirene estruso

2 contenimento laterale in legno lamellare

3 struttura portante della copertura (dormiente)

4 muratura “di compenso” rinzaffata

5 cordolo in c.a.

6 monoblocco isolato per installazione infisso

7 sistema oscurante – raffstore

La realizzazione della copertura con membrana freno al vapore e barriera all’aria nastrata e risvoltata sulle strutture delle finestre da tetto; la coibentazione in fibra di legno; dettagli della tenuta all’aria e all’acqua; la membrana sotto tegola.

L’area living con l’ampia apertura verso l’esterno.

La zona cucina.
Photo
© Loris Serrantoni
Photo
© Loris Serrantoni

Architetto Loris Serrantoni

Dopo il diploma di geometra, l’architetto Loris Serrantoni ha frequentato il corso di laurea magistrale in Architettura presso l’Università degli studi di Firenze, conseguendo l’abilitazione professionale presso l’Università “Gabriele D’Annunzio” di Pescara. A partire dal 2013 ha indirizzato la sua formazione sui temi della sostenibilità e dell’efficienza energetica raggiungendo, fra le altre, le qualifiche di Consulente Energetico CasaClima, Progettista (e Direttore Lavori) certificato Passivhaus, Tecnico ufficiale Biosafe. Recentemente ha ottenuto la qualifica di Esperto CAM con certificazione da ente terzo secondo norma UNI CEI EN ISO/IEC 17024. L’architetto Serrantoni opera come libero professionista, principalmente nel campo delle costruzioni residenziali, nuove ed esistenti, con qualche rara escursione nell’ambito produttivo/commerciale. La stella polare del suo agire prende forza dal percorso di formazione personale, con un approccio finalizzato alla massimizzazione delle prestazioni dell’involucro e alla conseguente semplificazione della matrice impiantistica.

Casa I’M, Castel San Pietro Terme (BO). Progetto di nuova costruzione residenziale.

Rigenerazione di lotto edificato urbano, Castel San Pietro Terme (BO). Progetto di demolizione e ricostruzione con ampliamento.

La scala di collegamento tra il primo e il secondo piano con il parapetto in vetro.
Photo © CasaBiella

Denise Tegon Passivamente concreta

Situata nella zona agricola a nord-ovest della provincia di Venezia, questa casa per una giovane coppia rispecchia le richieste di ambienti comfortevoli, pratici e dal bassissimo consumo energetico.

Il risultato è un’abitazione passiva che, accuratamente progettata sin nei minimi dettagli, e che può fregiarsi della certificazione CasaClima Gold

Situata in una delle frazioni del comune di Scorzè, una cittadina centro di un’importante realtà agricola e sede di numerose aziende del settore, Casa Biella è l’abitazione di un giovanissimo imprenditore agricolo che, assieme all’altrettanto giovanissima moglie, ha voluto commissionare un edificio confortevole e passivo. Infatti, pur abituato alle intemperie e al duro lavoro nei campi, il proprietario desiderava rientrare dal lavoro e entrare in casa avvolto dal calore. Da tali presupposti ha preso avvio la progettazione per questi due sposi che vogliono ora creare il loro nucleo famigliare. Aiutati dal padre di lei, imprenditore edile esperto di case a basso consumo, e con obiettivi concreti e idee ben chiare, pur con un budget limitato i due committenti sono riusciti a realizzare l’abitazione desiderata. L’edificio ha un solo un piano, al fine di integrarsi al meglio con l’intorno agricolo di proprietà della coppia, e presenta una semplice struttura in c.a. a telaio con tamponamenti in blocchi di laterizio e una copertura in legno. Avendo il volume un rapporto di forma sfavorevole, si è dovuto aumentare lo spessore degli isolamenti; sono stati pertanto posati 20 cm di XPS grigio ad alta resistenza nella sotto platea e un cappotto in EPS grigio da 26 cm. La copertura in legno è coibentata con pannelli in fibra di

legno di diverse densità per uno spessore di 32 cm. I serramenti in legno a triplo vetro sono posizionati in modo da sfruttare la radiazione del sole in inverno e sono dotati di scuri per l’ombreggiamento durante il periodo estivo. Il generoso sporto di copertura a ovest, dove è posto l’ingresso all’abitazione, è stato progettato senza pilastri mediani; questo è stato possibile grazie al meticoloso studio dei nodi da parte del maestro del legno che ha realizzato la copertura. Dal punto di vista impiantistico si è optato per una climatizzazione – riscaldamento e raffrescamento – ad aria con con aggregato compatto centralizzato e con la ventilazione meccanica controllata. La pompa di calore è coadiuvata da un impianto geotermico orizzontale, posto su un’area del giardino a nord. Le lavorazioni sono state accurate e meticolose, tanto da ottenere un valore n 50 pari a 0,19 nel Blower Door Test. La casa ha raggiunto e conseguito la prestigiosa certificazione CasaClima in classe Gold.

Progetto architettonico, Progetto energetico, Impianti e D.L. arch. Denise Tegon – Studio di Architettura Denise Tegon, Oriago di Mira (VE)

Superficie utile

136 m2

Certificazione

• CasaClima Gold

Trasmittanza media pareti esterne 0,11 W/m2K

Trasmittanza media solaio contro terra 0,146 W/m2K

Trasmittanza media copertura 0,131 W/m2K

Trasmittanza media superfici trasparenti 0,84 W/m2K

Fabbisogno energia per riscaldamento 5 kW/m2 anno

La zona living della casa è un open space che ingloba cucina e soggiorno.
Photo © CasaBiella
Photo © CasaBiella
Piano terra
Prospetto ovest
Prospetto est
Sezione AA
Copertura
Prospetto nord
Prospetto sud
Sezione BB
Photo © CasaBiella

Solaio contro terra (A) dall’estradosso

- pavimento in piastrelle (20 mm)

- massetto cementizio (60 mm)

- isolamento acustico (7 mm)

- massetto alleggerito cls cellulare (160 mm)

- fondazione in cls (400 mm)

- isolamento sotto platea in XPS X (200 mm)

- magrone (100 mm)

Parete esterna (B) dall’esterno

- rasatura

- isolamento in EPS grigio (260 mm)

- muratura in blocchi portanti antisismici (300 mm)

- intonaco e rasatura

Attacco a terra
Calcolo del ponte termico lineare del nodo attacco a terra
L’isolamento sotto platea e il getto in calcestruzzo della platea stessa; la struttura a telaio in c.a. tamponata con blocchi di laterizio portanti sismici per aumentare la massa della parete e la zoccolatura della coibentazione a cappotto.

1 davanzale interno in cartongesso

2 serramento in legno con triplo vetro

3 davanzale in marmo

4 isolamento in EPS grigio (260 mm)

5 muratura in blocchi portanti antisismici (300 mm)

6 zoccolatura

Attacco sotto finestra
Calcolo del ponte termico lineare del nodo parete-finestra
La zoccolatura, il cappotto in EPS grigio e le finestre a tutta altezza installate; i passaggi impiantistici a pavimento; l’aggregato compatto e l’esecuzione del Blower Door Test.

Attacco copertura abitazione-garage

Copertura (C) dall’esterno

- manto in coppi

- tavolato grezzo (25 mm)

- camera di ventilazione (60 mm)

- isolamento in pannelli di fibra di legno (35 mm)

- triplo strato di pannelli di fibra di legno (280 mm)

- trave secondaria in legno lamellare

1 isolamento in EPS (26 mm)

2 cordolo in c.a.

3 muratura in blocchi portanti antisismici (300 mm)

Calcolo del ponte termico lineare del nodo copertura abitazione-garage.

La struttura secondaria del tetto in legno lamellare; la membrana traspirante; la coibentazione in pannelli di fibra di legno; lo schermo freno al vapore con la sigillatura delle uscite impiantistiche; la membrana traspirante resistente alla pioggia con guarnizione punto chiodo.

Architetto Denise Tegon

Titolare dello Studio di Architettura Denise Tegon, l’architetto Tegon si laurea nel 2002 presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia. Dal 1999 è coordinatore della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione in base al T.U. 81/08. Dal 2009 è Consulente Esperto CasaClima e dal 2010 Esperto CasaClima Oro. Nel 2013 frequenta il corso e supera l’esame di Passivhaus Planer. È altresì Esperta Itaca ed Esperto Gestione Energia, EGE in base alla norma UNI CEI 11339. Dal 2005 l’arch. Tegon progetta edifici a basso consumo energetico, molti dei quali certificati con il protocollo CasaClima. Il lavoro principale è la ristrutturazione di immobili con riqualificazione energetica, la progettazione di nuovi immobili passivi in legno e in muratura. Una parte del lavoro è dedicata al restauro di immobili nel centro storico di Venezia.

Abitazione unifamiliare, provincia di Venezia. Demolizione di un edificio rurale e ricostruzione di un edificio residenziale con struttura in legno certificato CasaClima Gold Nature.

Abitazione unifamiliare, Mirano (VE). Ristrutturazione e ampliamento di un immobile esistente con vincolo ambientale, certificato CasaClima A.

Il generoso sporto della copertura a ovest, progettato senza pilastri mediani.

Photo © Giancarlo

Paolo Lombardo Carmelo Sapienza

Un tesoro nascosto Ragusa

Un edificio risalente al Settecento nel centro storico di Ragusa è stato trasformato in una elegante struttura che accoglie l’abitazione dei proprietari e tre suites esclusive a destinazione ricettiva. L’accurato recupero conservativo è stato affiancato da una riqualificazione energetica dell’involucro opaco e trasparente e implementato da un’impiantistica avanzata, gestibile da remoto

Il progetto P43 a Ragusa rappresenta un caso esemplare di recupero conservativo che coniuga la tutela del patrimonio storico con l’innovazione tecnologica.

L’immobile, un’antica costruzione del Settecento, sorto sulle vestigia di un precedente edificio danneggiato dal terremoto del 1693, si trova nel centro storico della città, patrimonio UNESCO, a pochi passi dal Duomo. L’intervento ha trasformato la struttura in una residenza di design che integra la dimora privata dei proprietari con tre esclusive suites per l’ospitalità.

Il restauro, durato tre anni, si è concentrato sulla valorizzazione degli elementi originali: sono stati recuperati e trattati con tecniche conservative i pavimenti in pietra pece e pietra calcarea nonché gli antichi intonaci, a testimonianza della stratificazione storica dell’edificio. L’eleganza degli interni è stata arricchita dall’integrazione di mobili di famiglia e opere d’arte contemporanea, in un dialogo tra passato e presente.

La riqualificazione energetica è stata l’obiettivo principale del progetto. L’edificio ha raggiunto la Classe A4 ed è in fase di certificazione CasaClima R, specifica per edifici storici riqualificati. Tutti i lavori effettuati hanno potuto beneficiare delle agevolazioni previste dal Superbonus 110%. Gli interventi sull’involucro

Paolo Lombardo, Carmelo Sapienza

edilizio sono stati selettivi e mirati: un isolamento a cappotto è stato applicato sulle pareti prive di vincoli storici, mentre su quelle tutelate sono stati impiegati intonaci con resistenza termica migliorata, inclusi materiali come l’aerogel in grado di assicurare elevate prestazioni coibenti con spessori minimi. I nuovi serramenti, pur rispettando l’estetica storica con gli scuri in legno, integrano vetrature tecnologicamente avanzate e sono stati posati secondo la norma UNI 11673. La gestione dell’edificio è centralizzata e automatizzata tramite un sistema BACS (Building Automation and

Control Systems). Tale sistema supervisiona il funzionamento di tutti gli impianti, garantendo un’efficiente gestione energetica e operativa. La produzione di energia è affidata a pannelli fotovoltaici a basso impatto visivo, la cui installazione è stata approvata dalla Soprintendenza di Ragusa, dimostrando che l’integrazione tra tecnologia e patrimonio storico è possibile. In sintesi, P43 non è solo un edificio, ma un modello di riferimento di Green Building applicato al patrimonio storico, dove storia, lusso e tecnologia coesistono in perfetta sinergia.

Il cortile d’ingresso alla struttura ricettiva con le parti murarie originali recuperate.

Progetto architettonico, Strutture e D.L.

ing. Paolo Lombardo, Ragusa

Progetto energetico e Impianti ing. Carmelo Sapienza – Studio Sapienza & Partners, Mascalucia (CT)

Consulente energetico

ing. Agnese Strano – Studio Sapienza & Partners, Mascalucia (CT)

Certificazione

• CasaClima R (in corso)

Superficie utile 192 m2

Trasmittanza media pareti esterne 0,27 W/m2K

Trasmittanza media copertura 0,14W/m2K

Trasmittanza media superfici trasparenti 1,6 W/m2K

Fabbisogno energia per riscaldamento 43 kW/m2 anno

Fabbisogno energia per raffrescamento 16 kW/m2 anno

Photo © Giancarlo Tinè Fotografo –Realista 360
Pianta piano secondo
Sezione AA
Sezione CC
Prospetto sud
Pianta copertura
Pianta piano terra
Pianta piano primo Paolo Lombardo, Carmelo

1 intonaco interno (10 mm)

2 riempimento interstizi con lana di roccia

3 struttura esistente dell’architrave della finestra

4 scuri tipici siciliani

5 soglia interna

6 nastro in schiuma di PVC comprimibile a celle chiuse

7 sigillante ibrido monocomponente

8 traversa inferiore in PVC – taglio davanzale

9 pellicola barriera al vapore

10 soglia esterna

11 pannello in XPS (20 mm)

12 muratura in pietrame (500 mm)

13 lana di roccia (100 mm)

14 rasatura esterna (15 mm)

Vista della corte prima degli interventi di recupero e riqualificazione; sostituzione e posa delle nuove pavimentazioni.

La gestione impiantistica

I sistemi di climatizzazione sono stati differenziati in base all’uso:

• residenza (piano 2): utilizza una pompa di calore idronica che alimenta un sistema di riscaldamento e raffrescamento a pavimento radiante, ideale per un comfort costante;

• suites (piano 1): sono dotate di un impianto ad aria, che consente una gestione rapida e reattiva, ottimale per l’alternanza degli ospiti.

Un sistema di Ventilazione Meccanica Controllata (VMC) assicura un’elevata qualità dell’aria interna, con un sistema di deumidificazione integrato per gestire il sistema radiante in fase di raffrescamento, il tutto supervisionato dal BACS. La salubrità degli ambienti è ulteriormente garantita dalla scelta di pitture e arredi a basso contenuto di VOC. L’accesso alle suites è

gestito elettronicamente tramite il BACS, assegnando codici unici per ogni prenotazione. L’impegno per la sostenibilità si estende al garage, già predisposto con una presa di ricarica per veicoli elettrici (EV). L’intera struttura aderisce a una rigorosa politica Plastic free.

Paolo Lombardo, Carmelo Sapienza
La coibentazione delle pareti all’interno della corte e della copertura; i moduli fotovoltaici integrati in copertura; il sistema radiante a pavimento; la pompa di calore idronica.
Il cortile di accesso.
Una delle suite del B&B.
Photo
© Giancarlo Tinè Fotografo
Realista 360
Photo
© Giancarlo Tinè Fotografo
Realista 360

Ingegnere Carmelo Sapienza

L’ing. Carmelo Sapienza, laureato in Ingegneria all’Università di Catania, svolge la sua attività nel settore dell’energia come consulente di aziende internazionali. Dal 2008 si è dedicato agli aspetti energetici e ambientali degli edifici, studiando un approccio olistico all’organismo edile grazie l’utilizzo tecnico dell’architettura bio-storica, l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale, traguardando la fattibilità tecnico-economica con il comfort abitativo e la salubrità. L’ing. Sapienza è docente certificato Passivhaus Institut (Darmstadt), auditor e consulente CasaClima, presidente dell’Associazione IG Passivhaus Sicilia, presidente Federazione Italiana Passivhaus e Esperto Advanced in Edilizia Sostenibile CERTing/Accredia ISO17024. Con lo studio Sapienza & Partners progetta solo edilizia ecosostenibile e green building.

Villa unifamiliare, Mascalucia (CT), 2012. 1o edificio certificato CasaClima GOLD e Passivhaus per i climi caldi del Sud Mediterraneo.

Bed&Breakfast e agriturismo, Capo D’Orlando (ME), 2024. Ristrutturazione di una villa rurale di fine ‘700.

La sala lettura a uso degli ospiti.

Photo © Giancarlo Tinè Fotografo –Realista 360
Paolo Lombardo, Carmelo Sapienza

DELL’EDILIZIA A 360°

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NAZIONALE B2B DI TORINO

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back page – Micio Micio

testi e matita di Michele De Beni

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